Lettura Abusiva Lire 10

un blog di Alessandro Nasini

Sto tornando...

Conoscete la storia del calzolaio, quello con le suole delle scarpe bucate? Ecco, appunto.

Era troppo tempo che rimandavo di mettere un po' d'ordine in questo blog, tra aggiornamenti del motore rimandati ed altre cosette. E come spesso accade quando si trascurano le cose, questo blog iniziava a darmi qualche problema, soprattutto di spam.

Sono certo che resisterete senza leggermi per qualche giorno, intanto che finisco di fare le cose per bene e ricaricare un po' di post che davano problemi.

 

Mitico Barone

In cerca della visiera di ricambio pel il mio casco Nolan ho girato per due settimane buona parte dei negozzi fighetti di accessori e abbigliamento moto di Roma. Sono entrato ed ho ricevuto risposte del genere "al massimo te la posso ordinare e ci vorrà un mese" da più della metà dei negozi, non sempre con tono cortese.

Poi oggi, trovandomi vicino a Porta Portese, sono passato da Barone - uno dei banchi più vecchi - ed ho chiesto anche li. Il mitico ha preso il telefonino, si è consultato con non so chi, e mi ha detto "quella chiara ce l'ho, costa 32 euro ma te la metto a 25". Ok, affare fatto, io la cercavo proprio chiara. Barone ha preso la sua bici (elettrica) è scomparso con un "torno tra un minuto e mezzo" e dopo un minuto e mezzo era di ritorno con la mia visiera nuova.

Cari negozi fighetti, Barone vi ha battuti tutti, 25 a zero.

Papà, Troia è vicino Bari?

Mio figlio, in quinta elementare, deve fare nel weekend un compito sull'Iliade. Per esser precisi deve farne un riassunto e scrivere "qualcosa" dei personaggi principali. Ovviamente senza averne mai letta nemmeno un verso: miracoli della Pubblica Istruzione.

Mio figlio mi ha chiesto se Troia è vicino Bari, è abbastanza certo del fatto che Parigi sia in Lombardia e dopo quasi sette anni di inglese (contando anche l'asilo) ha un vocabolario di (forse) quaranta parole.

Lunedì però porterà a scuola un riassunto dell'Iliade ed un elaborato sui personaggi principali. Quando tra qualche anno lavorerà come manovale in India, la sua conoscenza dell'Iliade gli sarà sicuramente utile per ambire ad un posto di capomastro.

Un abbondante raccolto

Ieri è stato tempo di raccolto, un abbondante raccolto. Quello in foto è la metà del raccolto di prugne di quest'anno.

Ebbene si, ben due prugne. L'albero, un albero molto vecchio che ho in giardino, dovrebbe produrre sorcini, quelle prugne piccole e nere.

E invece quest'anno ha prodotto solo due frutti (due di numero) ma enormi, quasi un etto l'uno, entrambi dolcissimi.

Spazzare il giardino è un'attività che richiede più progettazione e pianificazione di quanto non si creda

Dopo due settimane di abbandono del giardino a se stesso ho deciso che era ora di fare qualcosa. Tra arance cadute (arance amare), cachi acerbi caduti, aghi di pino e foglie secche a momenti facevo fatica ad estrate in casa senza inciampare. Siccome sono furbo ho pensato di sbrigarmela in un paio d'ore. Siccome ho una persona che segue il giardino (che ora è meritatamente in ferie) era un anno esatto che non prendevo rastrello e scopa di saggina in mano.

Dopo le due ore previste non ero nemmeno ad un terzo del lavoro.

A parte la sudata - resa più copiosa da un improvviso ritorno d'estate a Roma - e la compagnia di zanzare tigre grosse come fenicotteri, ho realizzato che per fare un buon lavoro nei tempi giusti servono metodo, progettazione e pianificazione.

Metodo, perchè se si procedede a casaccio si ripassa tre volte in ogni punto. Progettazione, perchè per pulire il giardino serve un piano operativo preciso. Pianificazione, perchè servono un sacco di cose: guanti da giardinaggio pesanti ma traspiranti (non trovavo i miei, ho preso un paio di gomma e dopo mezz'ora avevo le mani bollite come un cotechino), il rastrello, la scopa di saggina, la scopa da giardino con i peli di metallo che non so come si chiama, un secchio porta sacchi, i sacchi condominiali buoni (non quelli comuni che si trovano al supermercato che si bucano in un attimo), una bottiglia d'acqua fresca a portata di mano, 12 litri di anti-zanzare.

Ora ho sei sacchi pieni di rumenta da buttare, il giardino ha ripreso un aspetto decente (ma devo ancora tagliare quel che è rimasto del prato, lo farò domani) ed io ho un bel mal di schiena. Vado a farmi una doccia e riprendere un aspetto umano.

Invendibile campionario da spiaggia

Ero a Fregene in spiaggia la settimana scorsa. Il figlio più piccolo mi aveva regalato da poco una bella macchia di gelato sulla mia camicia bianca incautamente lasciata sul lettino. Un inutile tentativo di smacchiatura "... usa l'acqua minerale..." aveva prodotto un ulteriore disastro. Avrei pagato il doppio o il triplo del suo valore di mercato per una maglietta pulita, visto il progetto di rimanere a cena in spiaggia con amici.

E invece è passato di tutto, venditori senegalesi, marocchini, egiziani, cinesi mi hanno offerto ogni genere di mercanzia: collanine, occhiali, cappeli, parei, sottopiede in misto-cotone, aquiloni, sculture il legno, libri di cucina e fiabe africane, pistole sparabolle, bikini, piante di plastica con uccellino canterino a batteria, sfere multicolori per illuminare cene romantiche, finti rolex, finti omega, finti braccialetti powerqualcosa per curare ogni malattia nota, cerotti magici e - ovviamente - copriletto matrimoniali per quando tornerà il fresco. Una maglietta pulita con un disegnino invece no, nulla da fare.

Ho visto una umanità multirazziale, carica come muli delle proprie paccottiglie, fare avanti e indietro sulla spiaggia per ore senza vendere un solo pezzo dei quintali di roba trasportata. E mi sono domandato, intanto che riprovavo a smacchiare il cioccolato, chi fosse il genio che crea l'invendibile campionario di tanta povera gente.

Altra multa da 38 euro con lo scooter

Dopo un'ora nel traffico di Roma con lo scooter, dopo un altro quarto d'ora che giravo senza successo intorno alla Galleria Alberto Sordi in cerca di un parcheggio, ho ceduto alla disperazione (ed alla temperatura interna del casco) ed ho parcheggiato occupando (anche) un pezzettino di una zona di carico e scarico. Tornato mezz'ora dopo ho trovato una multa di 38 euro. Il vigile stava continuando a multare motorini pochi metri più lontano: aveva già fatto almeno una trentina di multe e non sembrava intenzionato a smettere.

Ho preso la mia multa, sono andato dal vigile e con tutta la calma (residua) della quale sono stato capace gli ho fatto le mie rimostranze per una sanzione che, se anche formalmente giusta, era sproporzionata rispetto al crimine commesso. Gli ho anche fatto presente che ben tre micromacchine erano parcheggiate "al posto dei motorini", facendo fuori di fatto una decina di posti riservati alle due ruote.

Il vigile sembrava non aspettasse altro da mesi. Con una gentilezza ed un garbo inaspettati (dico sul serio) mi ha spiegato che le micromacchine sono ad oggi (ed a tutti gli effetti) dei ciclomotori e pertanto hanno tutto il diritto di parcheggiare negli spazi per le due ruote. Ha continuato spiegandomi che la inusuale "retata" era la conseguenza dell'esposto fatto da un commerciante della Galleria Alberto Sordi che aveva (alle 11 di mattina) trovato (povero amore...) difficoltà nel parcheggiare nell'area di carico-scarico. Detto questo il gentile vigile ha proseguito per una decina di minuti sfogandosi delle difficoltà del suo incarico, del fatto che per arrivare al lavoro deve prendere due rami di metro e due autobus, che Roma era fatta per (poche) carrozzelle, che mi capiva perfettamente ma non aveva potuto fare altro che multarmi (visto l'esposto presentato dal commerciante), che Roma era un inferno.

Se i collega del vigile con cui stavo parlando non lo avesse quasi trascinato via saremmo finiti a prendere l'aperitivo insieme, forse saremmo diventati amici: la sensazione di essere entrambi (da posizioni diverse) tragicametne nella stessa barca è stata forte. Un barca alla deriva probabilmente, e certamente destinata a frantumarsi sugli scogli se qualcuno non ne prenderà il comando essendone capace.

C'è nessun amministratore pubblico in ascolto che se ne intende di remi e timoni?

Arriva The Prisoner su FX

Ero piccolo, non riesco a ricordare quanto, ma ricordo bene  che il televisore di casa - un glorioso Grundig da 17 pollici - era in bianco e nero.

Nel bianco e nero, quella grande palla bianchissima e floscia era terrificante. Più la libertà del prigioniero sembrava ad un passo dal compiersi piuù odiavo il momento in cui la maledetta palla bianca e sgonfia faceva naufragare la mia speranza inghiottendolo.

Al
Roma Fiction Fest ho assistito alla prima del remake che dal 22 luglio andrà in onda su FX (il canale 119 di Sky) e che avrà come protagonista Jim Caviezel, il gesu' di The Passion di Mel Gibson. Le atmosfere sono parecchio diverse, alcuni spunti strizzano un po' l'occhio a Lost, ma se devo valutare dai primi due episodi che ho visto, si preannuncia molto godibile. Sono molto curioso delle "voci" della versione italiana, ma consiglio di seguirlo in inglese perché dubito sarà possibile eguagliare alcuni toni della voce di numero 2.  che come odiavo allora, odierò adesso.