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un blog di Alessandro Nasini

Palline battono Nintendo DS Lite tre a zero



Sabato di fine estate, scampoli di sole tra nuvoloni che non preannunciano nulla di buono ed un autunno che si avvicina. Ancora tanta voglia d'estate, di mare, di sole, di abbronzatura che sa di salute. Brutto tempo a Roma, in città, ma  - perché no, proviamoci lo stesso - fuga verso Fregene.

Bimbi, Nintendo DS Lite nello zainetto, ancora di salvataggio contro il "mamma, papà, io in spiaggia mi annoio". Sosta dal giornalaio, alle brutte se non c'è sole mi leggo una rivista sotto il tendone del bar, mia moglie scopre che le palline da spiaggia esistono ancora. Certo, niente più ciclisti (son passati quarant'anni) ma campioni di Moto GP. Addio al made in Italy, solo palline cinesi da un dollaro al quintale. Vendute a due euro ogni dieci.

Sguardi dubbiosi e poco interessati di fronte al mio "vedrete bimbi che ci divertiamo, quando ero piccolo io ci passavamo le giornate".

Spiaggia, pista tracciata utilizzando a traino il fondoschiena del figlio più piccolo (piuttosto riluttante a prestarsi, a dirla tutta) e un bel "otto" è pronto. Schicchera dopo schicchera, prima più freddi poi più divertiti, ci prendono gusto, iniziano a litigare, barano sul punteggio, rubano sulla posizione della pallina da cui ripartire dopo un fuoripista. Molto bene, gongolo.

Resisto alla tentazione per qualche giro, poi cedo e scendo in gara con la pallina rossa che avevo sottratto in anticipo al sacchetto.

Si aggiungono altri bimbi, qualche genitore quasi quasi vorrebbe anche lui ma lo coglie la stessa timidezza di quaran'anni prima, per tre ore vanno avanti tiro dopo tiro. Il Nintendo per una volta rimane nello zainetto, quasi dimenticato.

Evviva.

 

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