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un blog di Alessandro Nasini

Facebook, ma solo per cazzeggio...

Nelle ultime settimane mi è capitato due o tre volte di ricevere email da persone che reputavo "del ramo", se non proprio dei guru (ognuno di noi è intimamente convinto di essere più guru degli altri) almeno degli "introdotti".

In queste email, il tono era fondamentalmente lo stesso: poi ti scrivo meglio su Linkedin... tengo Facebook solo per il cazzeggio e basta. Boh.

Le cose sono due: o non capisco più nulla io - e dopo tutti questi anni immerso in queste cose sarebbe un bel guaio - oppure altri stanno prendendo un abbaglio. Non mi riferisco a sprovveduti a digiuno di web e dintorni, parlo di consulenti piuttosto quotati di aziende serie. Personalmente, posso dire con certezza che negli ultimi due mesi da Linkedin non è uscito un solo contatto interessante (di lavoro, di discussione, di scambio, di  non so che...) mentre su Facebook le cose vanno decisamente molto meglio. Alcuni progetti, almeno una decina di contatti "caldi", sei-sette incontri de visu per discutere di aspetti operativi.

A questo punto sono piuttosto indeciso, anche perchè con alcuni dei "civediamosulinkedin" si stavano facendo ragionamenti seri e c'erano in ballo questioni di lavoro; mi hanno gelato.

Ho deciso di approfondire, trovando purtroppo in più d'uno dei loro profili su Facebook foto, link, gruppi, video e frasi veramente imbecilli. Intendiamoci, nulla di così tremendo ma comunque cose che francamente sarebbero più adatte ad un goliarda liceale che a un professionista quarantenne o più. Se vogliono fare i simpatici, sono poco divertenti ed un po' passati. Se sono veramente come appaiono, forse varrebbe la pena di far raffreddare i rapporti sino a dimenticarsene.

Per ora rimango sul vago, poi vedrò che fare.